Tenga duro, signorina!

 

Una candida e ingenua adolescente irlandese e il suo diario.
Davvero candida, e quanto? Lo spettacolo/lettura del divertentissimo, straordinario e poco conosciuto testo – ri-adattato – di Raymond Queneau, incrociando passato e presente mette in scena quegli stupori, quei languori, quei linguaggi (comici, teneri, strampalati, inverosimili)… anche se sullo sfondo occhieggia minacciosa l’eterna crudeltà della storia e il pathos malinconico di una condizione femminile sempre terribilmente oscura e condannata a ripetersi.
Per sempre? Speriamo di no.

 

 
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