"Gli amanti del metrò” di Jean Tardieu

Con i ragazzi del gruppo MATEMORFOSITEATRO (Gli attori hanno un’età compresa tra i 14 e i 18 anni).
Musica a cura di Giacomo Bertazzoni (fagotto), Federica Cervasio (violino) e Andrea Gallia (organetto di Barberia).
Coreografie di Sara Tommasi della scuola FORMAINARTE di Elsa Gardi.
Scene e costumi di Elena Galbiati  e Silvia Vergani.

Regia di Anna Bonel

Una storia d’amore tra due ragazzi ai tempi della metropolitana si dipana nel brusio insensato della folla che popola il sottosuolo urbano,tra oggetti meccanici d’uso comune che hanno rivoluzionato il rapporto dell’uomo con la materia e le relazioni interpersonali.Tra una fermata e l’altra di carrozze che trasportano avanti e indietro individui frettolosi formanti un magma umano delirante, si stagliano sulla banchina del métro personaggi grotteschi e patetici ,precipitato di nevrosi cittadina.

Il linguaggio,lungi dall’essere contenitore di senso,ci immette con grande efficacia nel non senso della scissione tra significante e significato,tra parola e sentimento e nella fatica di esistere e di resistere,dunque,nella propria storia individuale e nella relazione d’amore sempre in procinto di rompersi .

Amore fa pur sempre  rima con cuore e i cuori rossi degli amanti spuntano tra le assurde vicende dei passeggeri metropolitani in cerca l’uno dell’altro mentre la musica di tre ambulanti accompagna la loro folle rincorsa…riuciranno a ritrovarsi per danzare lo stesso valzer che ha accordato i loro battiti al primo incontro? Probabilmente si, dal momento che ancora il cuore è luogo e centro propulsivo d’eros.